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SOLSTIZIO D'INVERNO Il solstizio d'inverno è il giorno con il minor numero di ore di luce solare durante tutto l'anno, ovvero il "giorno più corto" dell'anno. Il solstizio d'inverno segna anche l'inizio ufficiale dell'inverno astronomico (da non confondere con l'inverno meteorologico che inizia circa tre settimane prima). Il solstizio d'inverno si verifica nel momento esatto in cui un emisfero è inclinato il più lontano possibile dal Sole. In questo momento, il Polo Nord della Terra è lontano dal Sole che si trova più a sud, dando vita così al giorno più corto dell’anno, ovvero quello con meno luce solare e con più ore di buio. Dopo il giorno più corto, le giornate iniziano ad allungarsi e le notti si accorciano sempre di più fino a raggiungere gli equinozi di primavera e successivamente il solstizio d'estate.
QUANDO È IL SOLSTIZIO D’INVERNO
Il solstizio d'inverno si verifica una volta all'anno in ogni emisfero: a dicembre nell'emisfero settentrionale e a giugno in quello australe. Quando un emisfero sta vivendo il solstizio d'inverno, l'altro sta vivendo contemporaneamente il solstizio d'estate. Nel nostro emisfero settentrionale con una giornata che farà registrare solamente 8 ore e 46 minuti di luce solare. La parola 'solstizio' deriva dal latino solstitium composta dalla parola sol che significa "sole", e stitium - che significa "fermo". Quindi solstizio significa "il sole si ferma", proprio ad indicare come in questo giorno il movimento apparente del percorso del Sole sembri fermarsi in cielo nel suo punto più meridionale. Il solstizio d'inverno ha un significato anche culturale nelle civiltà di tutto il mondo dai tempi antichi fino ad oggi.
Svariate usanze, tradizioni, simboli e rituali associati al cambiamento delle stagioni nelle antiche culture pagane si sono sovrapposte a quelle del Natale come ad esempio la celebrazione dei Saturnali nell’antica Roma che si tenevano a metà dicembre in onore di Saturno, il dio romano dell'agricoltura e del raccolto, ed era caratterizzato dall'inversione del consueto ordine sociale, gli schiavi non lavoravano e per breve tempo venivano trattati da pari a pari, tutte le faide e le contese venivano interrotte e c'erano giochi, feste e doni che andavano avanti per diversi giorni. Molte altre cerimonie sono state tramandate nei secoli ad ogni latitudine e vengono portate avanti ancora oggi con diverse forme di celebrazione e l'aumento dell'energia positiva nel nuovo anno. La festa viene celebrata con riunioni di famiglia e grandi mangiate a base si gnocchi cinesi e palline di riso chiamate tang yuan.
Il solstizio di estate è uno degli eventi astronomici che da sempre affascinano l’interna umanità. Detto anche ‘giorno del sole’, in questo momento dell’anno il Sole raggiunge la massima distanza dall’Equatore e la Terra ha la massima quantità di ore di luce. Al contrario, il 21 dicembre (solstizio d’inverno) segna l’inizio dell’Inverno astronomico, con la notte più lunga dell’anno. Ma contrariamente alla credenza che il solstizio del 21 giugno coincida con il primo giorno d’estate, è bene sapere che questa data coincide con l’inizio dell’estate astronomica, ma nel cielo accade esattamente l’inverso. Dopo aver raggiunto la sua massima altezza nell’emisfero nord (e minima nell’emisfero sud), il Sole comincia a decrescere inesorabilmente sull’orizzonte, fino al solstizio d’inverno. I giorni si accorciano sempre di più, fino ad avere il giorno più corto dell’anno il 21 dicembre, che segna l’inizio dell’inverno astronomico.
Il fatto che faccia più caldo dipende esclusivamente dall’ inclinazione dei raggi solari rispetto all’asse terrestre, che d’estate sono maggiormente perpendicolari rispetto alla stagione invernale.
Il Solstizio ha qualcosa di magico, di unico. E’ sicuramente uno dei periodi più amati e profondamente intessuti di leggende, miti, tradizioni e storia.
Il termine solstizio deriva dal latino sol (sole) e sistere (stare fermo), col significato di “sole stazionario”. In astronomia il solstizio è definito come “il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica (cammino apparente che il sole traccia nel cielo durante l’anno), il punto di declinazione (la declinazione è analoga alla latitudine ma proiettata sulla sfera celeste anziché sulla superficie terrestre) massima o minima“.
Solstizio d'estate
E’, quindi, un evento di particolare importanza sin dall’antichità, che segna il giorno più lungo dell’anno per l’emisfero nord e quello più corto per l’emisfero australe (solstizio d’inverno). Una situazione che si inverte il 21 Dicembre, quando il Sole è alla sua declinazione minima. Il solstizio di estate è il momento in cui inizia l’estate astronomica. Si tratta del giorno più lungo dell’anno, determinato da una precisa posizione della Terra rispetto al Sole. A livello astronomico è uno dei due istanti dell’anno in cui il Sole raggiunge la massima declinazione.
Il solstizio di estate è uno degli eventi astronomici che da sempre affascinano l’interna umanità. Detto anche ‘giorno del sole’, in questo momento dell’anno il Sole raggiunge la massima distanza dall’Equatore e la Terra ha la massima quantità di ore di luce. Al contrario, il 21 dicembre (solstizio d’inverno) segna l’inizio dell’Inverno astronomico, con la notte più lunga dell’anno.
Ma contrariamente alla credenza che il solstizio del 21 giugno coincida con il primo giorno d’estate, è bene sapere che questa data coincide con l’inizio dell’estate astronomica, ma nel cielo accade esattamente l’inverso. Dopo aver raggiunto la sua massima altezza nell’emisfero nord (e minima nell’emisfero sud), il Sole comincia a decrescere inesorabilmente sull’orizzonte, fino al solstizio d’inverno. I giorni si accorciano sempre di più, fino ad avere il giorno più corto dell’anno il 21 dicembre, che segna l’inizio dell’inverno astronomico.
Il fatto che faccia più caldo dipende esclusivamente dall’ inclinazione dei raggi solari rispetto all’asse terrestre, che d’estate sono maggiormente perpendicolari rispetto alla stagione invernale.
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